Maglietta Vera - donna

Věra Čáslavská si è dedicata fin da piccola alla danza classica e al pattinaggio artistico, ma ha brillato come ginnasta sportiva. Dal 1957, è passata gradualmente dai campionati nazionali juniores e femminili ai campionati europei, ai campionati mondiali e alle Olimpiadi estive di Roma nel 1960, Tokyo nel 1964 e infine Messico nel 1968.

Nel 1968 si impegnò anche politicamente, firmando il manifesto delle Duemila Parole. È ai Giochi del Messico che attira maggiormente l'attenzione su di sé, vincendo quattro volte l'oro e due volte l'argento. Durante la cerimonia, in cui salì sul podio con un rappresentante dell'Unione Sovietica, i suoi gesti protestarono silenziosamente contro l'occupazione della Cecoslovacchia da parte delle truppe del Patto di Varsavia nell'agosto di quell'anno. Durante l'inno sovietico, girò la testa dall'avversario e guardò a terra, rendendo chiara al mondo la sua opinione, ma dimostrando anche grande coraggio. Nello stesso anno fu anche nominata migliore sportiva del mondo.

I Giochi in Messico furono gli ultimi per la Čáslavská, che chiuse così la sua carriera sportiva. Ha cresciuto due figli e dopo la Rivoluzione di velluto ha lavorato come consulente e assistente di Václav Havel. È morta nel 2016.